TRACCE
Performance della Koreoproject Dance Company
Direzione artistica e coreografia di Giorgia Maddamma
con la collaborazione di Sara Bizzoca e Giorgio Mogavero, sculture di Matteo Lucca, musica dal vivo di Marco Bardoscia, foto di Fabio Serino
con i detenuti dell’Istituto Penitenziario di Lecce
Quali sono le nostre tracce, i nostri percorsi, cosa segniamo e quali sentieri della nostra storia lasciamo dietro di noi? Questo è il tema da cui il team di Koreoproject trae ispirazione per il lavoro con i detenuti all’interno della Casa Circondariale di Lecce intitolato TRACCE.
Il termine traccia di solito denota un segno, un’impronta o un sentiero; lasciare una traccia di sé è una delle aspirazioni di ogni essere umano. Passando alla storia, raggiungendo una fama duratura oltre il breve lasso di esistenza, affidando l’anima alla memoria della posterità come sostituto dell’immortalità…
Murakami ha scritto che ognuno lascia il suo segno nel luogo che sente gli appartenga di più. Lo spazio in cui viviamo si trasforma in relazione al nostro modo di vivere, in modo più o meno marcato, lasciamo tracce della nostra presenza, attraverso le conseguenze delle abitudini del nostro fare quotidiano. A volte dimentichiamo che il nostro stesso corpo è la rappresentazione della nostra storia, porta dentro di sé le tracce del nostro passato, delle esperienze passate. Come una mappa geografica, indica dove si trovano le esperienze e quali sono le emozioni associate ad esse. A differenza della “memoria classica” che si attiva con ricordi cognitivi, la memoria corporea lo fa con veri e propri ricordi fisici, attraverso sensazioni e reazioni fisiologiche.
Ecco perché il nostro linguaggio, quello del movimento, esprime la purezza del nostro essere. Attraverso il nostro linguaggio artistico racconteremo storie di ciascuno dei partecipanti, trasformandole in tracce di musica e movimento, e con il supporto dell’arte della scultura mireremo a ‘visualizzare’ la nostra storia e renderla eterna. I linguaggi dello spettacolo si sviluppano attraverso tre laboratori tematici: Musica, Danza, Scultura durante i quali l’obiettivo è ricercare e scoprire un nuovo vocabolario di movimento, le attitudini musicali e canore dei detenuti e introdurli alla scoperta del mondo della scultura.
L’interesse e la priorità educativa, ovvero il vero tema che si vuole sviluppare, è il raggiungimento dell’universo interiore dei detenuti, un universo da scoprire e portare alla luce, al fine di guidare ciascuno di loro a descrivere il proprio mondo in modo personale e rendere la loro visione universale e teatrale.
Giorgia Maddamma